La produzione totale del settore costruzioni nell’area Euroconstruct è cresciuta del 3,1% nel 2018, quindi leggermente migliore di quanto era stato previsto sei mesi fa. D’altro canto, le previsioni per il periodo che va fino al 2021 mostrano uno sviluppo ancora più lento, in un contesto di indebolimento dell’espansione economica. Le nuove costruzioni continuano ad essere la forza trainante del ciclo espansivo (+4,3% nel 2018, con un aumento complessivo cumulato del 17,5% rispetto al 2014), con una nuova ingegneria civile che si avvicina a una crescita annuale del 6%.
Il 2017 è stato l’anno con il migliore sviluppo edilizio nella regione EC-19 durante questa recente ripresa economica. In quel periodo si è potuto osservare l’aumento annuale più forte da oltre 20 anni (+4,2%). Nel 2018 i primi segnali di un nuovo rallentamento sono apparsi in alcune regioni (come nel Regno Unito e in diversi paesi nordici) dove la crescita della produzione in alcune aree si è arrestata.
Tuttavia, la produzione totale di costruzioni nel 2018 è aumentata e ha raggiunto un volume totale di 1.610 miliardi di euro nella regione Euroconstruct. Dopo cinque anni di continua crescita, è ancora molto al di sotto del livello di picco, con dinamiche regionali significativamente diverse. Sette paesi hanno già superato i livelli pre-crisi, altri sei hanno avuto nel 2018 la stessa capacità di mercato del 2007, mentre i restanti sei, compresi tre dei cinque principali paesi, hanno ancora un gap negativo da colmare di oltre il 10%.
La nuova prospettiva a breve termine definisce un rallentamento e un percorso di crescita più moderato: la produzione europea delle costruzioni dovrebbe aumentare di meno del 2% nel 2019 e meno di 1,5 punti percentuali entro il prossimo biennio. Alcuni dei rischi al ribasso si sono già materializzati dalla conferenza di autunno, aggiungendo elementi di preoccupazione e incertezza a uno scenario complessivo caratterizzato da fattori strutturali, come la pressione demografica, la saturazione del mercato, un lento processo di realizzazione tra gli altri colli di bottiglia.
Le infrastrutture saranno il mercato principale nel prossimo triennio. Si prevede che sosterranno il mercato europeo delle costruzioni con una crescita media annua superiore al 3%, rispetto al settore edile più debole (+1%). A livello nazionale, lo sviluppo positivo sarà sostenuto da una forte crescita nei paesi dell’Europa orientale (+6% circa), ad eccezione della Slovacchia. Un simile forte aumento è previsto per l’Irlanda, anche se la tendenza sta rallentando nel periodo di previsione. Un progresso più moderato è previsto nei Paesi Bassi, in Portogallo e Spagna con tassi di crescita prossimi al 4%. Quest’ultimo è il più performante tra i cinque grandi paesi. Germania e Francia si trovano di fronte a un mercato delle costruzioni in stagnazione, mentre nel Regno Unito e in Italia è probabile un aumento della produzione inferiore in media al 2%.