Il 4 agosto 2020 la cattedrale maronita di San Giorgio a Beirut è stata fortemente danneggiata dall’esplosione che ha squarciato il porto della capitale libanese. AluTek ha avviato tempestivamente un processo di ristrutturazione che ha ripristinato la bellezza di questa chiesa. Tra le soluzioni utilizzate anche i sistemi EKU 66 TT HPS ed EKU Perfektion Ferro HPS.
La cattedrale di San Giorgio si trova nel centro di Beirut: è uno degli edifici religiosi più importanti della città. Accanto vi è la moschea sunnita Mohammad Al-Amin, mentre a circa ottanta metri a nord si trova la cattedrale, sempre dedicata a San Giorgio, della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia.
La chiesa maronita si trova a circa 600 metri dal luogo della deflagrazione che nell’agosto del 2020 ha devastato il porto e una parte della capitale libanese.
Il forte boato e l’immenso spostamento d’aria hanno danneggiato gravemente l’edificio: porte e finestre sono state divelte, le vetrate colorate, assieme alle cornici deformate, sono state sparse dappertutto.
Danneggiato il tetto a falde, con mattoni rotti o fuori posto, mentre erano ben visibili le crepe nelle travi e nelle pitture marmorizzate.
Anche il soffitto è stato colpito: alcuni pannelli erano fuori posto, sospesi a mezz’aria o completamente caduti. Le apparecchiature elettriche, i sistemi di illuminazione e audio sono stati rovinati o scollegati.
Un intervento tempestivo
Subito dopo l’esplosione, squadre di volontari si sono dati da fare per ripulire la zona, spostare i mobili e gli elementi danneggiati, e conservare quelli riutilizzabili.
Grazie ai finanziamenti di molto donatori del Libano e di altri paesi, il nostro cliente AluTeK ha potuto avviare un processo di ristrutturazione con un team di ingegneri esperti e personale qualificato, guidato dall’ing. Tony Abboud, General manager dell’azienda.
L’intervento, della durata di circa un anno, si è concluso nel 2021, riportando all’iniziale splendore questo importante testimonianza della presenza dei Maroniti a Beirut e della loro espansione su tutto il territorio libanese.
Edificio storico e simbolo spirituale
La cattedrale di San Giorgio fu costruita da monsignor Joseph Debs, arcivescovo di Beirut, sul sito di una precedente chiesa anch’essa dedicata a San Giorgio.
I lavori iniziarono nel 1884 utilizzando colonne romane del tempio di Deir El Qalaa a BeitMery. L’edificio fu completato e consacrato la Domenica della Palme del 1894.
Costruita sulla pianta di una basilica con tre navate laterali, separate da due file di colonne, la cattedrale presentava una facciata in stile neoclassico, progettata dall’architetto italiano Giuseppe Maggiore. L’interno aveva una generale somiglianza con la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
La cattedrale è stata pesantemente bombardata, saccheggiata e deturpata durante la guerra civile libanese. Da allora sono state recuperate numerose opere d’arte trafugate, tra cui il famoso dipinto di Delacroix che rappresenta San Giorgio, patrono della cattedrale e dell’arcidiocesi di Beirut.
La chiesa è stata restaurata dopo la fine delle ostilità e inaugurata nuovamente dal patriarca maronita Nasrallah Boutros Sfeir il 24 aprile 2000.
I vantaggi dei sistemi EKU
La sfida principale di quest’ultima ristrutturazione è stata quella di riprodurre con le attuali serie in alluminio le forme dei precedenti serramenti: parliamo di sistemi in acciaio e legno vecchi di decenni.
Le aperture, inoltre, sono curve e alcune possono arrivare fino a 15 metri di altezza, cosa che impone un rinforzo con profilati in acciaio.
Per l’intervento è stata scelta innanzitutto la serie EKU 66 TT HPS per le sue eccezionali prestazioni di isolamento termico e la resistenza agli agenti atmosferici. La sezione ridotta dei profili (telaio da 66 mm) consente una maggiore superficie vetrata, dando risalto alla luce naturale.
Per la realizzazione delle aperture di grandi dimensioni la scelta è ricaduta sul sistema “Minimal” EKU Perfektion Ferro che coniuga la snellezza e l’estetica raffinata dei classici “ferro-finestra” con la resistenza, l’indeformabilità, la sicurezza e l’isolamento termoacustico dei moderni sistemi in alluminio.
Anche in questo caso l’ingombro visivo ridotto al minimo lascia spazio alla luminosità di ampie superfici vetrate.
La peculiarità delle vetrate
Una delle principali peculiarità costruttive sono le vetrate della cattedrale. Le aperture, infatti, sono dotate di due strati di vetro, separati l’uno dall’altro.
Il primo strato, esterno è composto da un vetro temperato stratificato 6.6.4 che ha la funzione di proteggere da qualsiasi tipo di danno lo strato interno, composto da un vetro temperato colorato trasparente prodotto dalla ditta croata Bokart Glass in collaborazione con l’artista p. Marco Ivan Rupnik e il Centro Aletti di Roma.
Le vetrate raffigurano i santi Pietro e Paolo accanto alle immagini del Padre misericordioso, della risurrezione, della natività, ecc. Lo stile raffigurativo è quello iconografico classico, familiare sia alle chiese cristiane che alla chiesa maronita in Libano.
«In questo progetto abbiamo affrontato grandi sfide sin dall’inizio» sottolinea l’ing. Tony Abboud, «non solo la cattedrale, ma tutta Beirut era nel caos, ma sono orgoglioso della nostra squadra perché è stata in grado di concentrarsi e di prendere le giuste decisioni in ogni momento».




Progetto in sintesi
Tipo di edificio | Edificio storico, stile neoclassico |
Tipo di intervento | Ristrutturazione |
Ubicazione | Beirut (Libano) |
Committente | Archeparchia dei Maroniti di Beirut |
Progetto | Cattedrale di San Giorgio |
General contractor | Meretisal |
Impresa esecutrice | AluTek (Dekwaneh, El Matn, Libano) |
Serie EKU | – EKU 66 TT HPS per serramenti a taglio termico con aperture a battente – EKU Perfektion Ferro HPS per serramenti con taglio termico ad alte prestazioni |