Abbiamo raggiunto via email Stefano Mora, Direttore generale del Consorzio LegnoLegno, per approfondire alcuni temi del suo intervento al meeting del 30 novembre 2017.
Cosa ne pensa del progetto “Posa Qualità Serramenti” di Unicmi?
Credo che sia un progetto molto interessante. È certo e condiviso il fatto che il nostro settore abbia bisogno di strumenti operativi e diffusi sul mercato, che consentano all’intera filiera di valorizzare il proprio lavoro e la qualità di prodotti e soluzioni.
In questo ambito, le performance offerte dai sistemi di installazione sono un elemento particolarmente significativo e, se vogliamo, anche di criticità, poiché sono in grado di incidere (in senso negativo o positivo) sulle caratteristiche e sulle prestazioni in opera dei prodotti.
Lo sviluppo qualitativo dei serramenti e degli involucri degli edifici determina la necessita di porre sempre più attenzione ai sistemi di posa in opera, che sono peraltro oggetto di un intenso lavoro di definizione di nuove norme tecniche specifiche. Credo quindi che il mercato dovrebbe apprezzare e “cavalcare” con decisione il Marchio “Posa Qualità Serramenti”, soprattutto nella misura in cui questo strumento divenisse elemento di valorizzazione condiviso dai principali attori del mercato.
Un marchio come “Posa Qualità Serramenti” può senza dubbio distinguere l’offerta di un serramentista, ma in genere sembra che sia poco applicato il concetto di posizionamento. Occorrerebbe una maggiore competenza in marketing e comunicazione: la sua opinione?
Un Marchio di qualità, per quanto utile, conosciuto ed efficace, non può da solo risolvere i problemi di competenza. Tuttavia può essere uno strumento utilizzabile dai serramentisti e dalle aziende della filiera per comunicare più efficacemente il proprio posizionamento e le proprie caratteristiche distintive.
Se lo strumento esiste e diviene patrimonio diffuso, sarà compito di ciascuno di noi impiegarlo il più efficacemente possibile, nell’ambito delle strategie di posizionamento proprie di ciascuna azienda.
Nel suo intervento al Meeting EKU ha affermato di parlare non tanto di corsi di formazione, ma di percorsi di qualificazione. Differenza terminologica o anche di sostanza?
Direi di sostanza. Benissimo la formazione, ma direi che è giunto il momento di smettere di pensare che “fatto un corso di formazione, a posto per tutta la vita”. In un mondo in continua e progressiva accelerazione, le informazioni, le competenze e gli strumenti cambiano con un ritmo sempre più intenso. Pertanto credo sia il caso di progettare e dar vita a percorsi di qualificazione strutturati, adatti ai tempi e alle necessità dell’impresa, ma continui nel tempo. Questi percorsi di qualificazione sono strutturati con attività formative, esperienze sul campo, strumenti operativi, confronto con colleghi e competitor, ecc. Il supporto e la collaborazione delle industrie della filiera è quanto mai importante.
Ha sottolineato l’importanza per un serramentista di essere consapevole del peso che il serramento ha nella prestazione energetica dell’involucro. A suo avviso perché questa sottovalutazione? Oggigiorno vi è maggiore consapevolezza o c’è ancora molto da fare in tal senso?
Sono ottimista, e credo che stia migliorando la consapevolezza di tutti noi. Altrettanto, credo che molto vi sia da fare. Per ragioni anche storiche, non è semplice, ma davvero credo che sia il vero “punto di svolta”.
La mia esperienza personale è che quando un operatore del nostro settore acquisisce forte e importante consapevolezza del proprio ruolo e del ruolo del proprio prodotto, immediatamente si attiva con adeguate strategie, tecniche e commerciali. La consapevolezza dell’importanza del ruolo e la sua riconoscibilità sul mercato mi sembrano una sorta di “molla” capace di generare comportamenti virtuosi e vincenti. A vantaggio di tutta la filiera, tra l’altro.
Grazie alla UNI 11673-1 parte 1 e alle norme collegate in fase di elaborazione, vedremo una maturazione dell’intero settore in questo campo?
Beh, stiamo lavorando anche per questo… Dico “anche” perché il ruolo proprio di una norma è di standardizzare e misurare soluzioni virtuose; di certo però lo sviluppo e l’adeguamento tecnico e tecnologico potranno determinare la crescita di tutta la filiera. Perché la cosa funzioni, le norme non sono però sufficienti: servono aziende preparate e strumenti di comunicazione idonei, e forse anche questo è l’obiettivo e il ruolo del Marchio “Posa Qualità Serramenti”.