Abbiamo chiesto alla dr.ssa Daniela Percoco, analista del mercato immobiliare, di tratteggiare un breve quadro del mercato italiano delle costruzioni e dei serramenti. In estrema sintesi emerge un lieve miglioramento dell’economia italiana e un timido incremento del mercato delle costruzioni. Fondamentale per i serramenti il bonus fiscale per la riqualificazione energetica: il 44% della domanda totale di serramenti in alluminio è frutto degli incentivi fiscali.
In un’economia mondiale in tendenziale crescita, anche se ancora sotto i livelli di medio-lungo periodo, anche il quadro macroeconomico italiano sta dando indicazioni di risveglio, sempre comunque a ritmi piuttosto contenuti. Il miglioramento dell’intonazione economica è testimoniata da una revisione al rialzo delle previsioni da parte dei principali istituti economici, per la prima volta dal 2011.
Per l’Italia, nel biennio 2017/2018 si consolida il recupero iniziato nel 2014 con una crescita prevista del PIL dell’1,3% per l’anno 2017 e dell’1,1% per il 2018 (Centro Studi Confindustria). Pur rimanendo profondi i segni della crisi, il contesto economico generale è significativamente migliorato a partire dall’estate 2016, i progressi sono proseguiti e si sono accentuati nella prima metà del 2017, a ruota di quanto osservato a livello internazionale (europeo in particolare), dove si manifestano segnali di un nuovo ciclo di investimenti.
Il settore delle costruzioni, pilastro fondamentale dell’economia nazionale, ha invertito la rotta. Per la prima volta dall’inizio della crisi le previsioni dell’ANCE sugli investimenti in costruzioni non sono più precedute dal segno negativo, ma per il 2016 si ipotizza un incremento dello 0,3% e dello 0,8% per l’anno in corso. Si tratta ancora di incrementi molto timidi che sottolineano la perdurante incertezza che sta ancora connotando il comparto.
Secondo tali indicazioni, l’unico segmento che nel 2016 e nel 2017 sarà ancora interessato da variazioni negative è rappresentato dall’edilizia abitativa di nuova costruzione che dall’inizio del ciclo negativo ha perso oltre il 60%. Di converso, gli interventi di manutenzione ordinaria hanno segnato una crescita del 19% rispetto al 2008 e rappresentano oramai ben il 37% del totale degli investimenti edilizia effettuati (si rammenta che nel 2008 essi costituivano meno del 20% del totale).
In questo contesto generale si innesta l’andamento del mercato dei serramenti. Nel 2016 la domanda complessiva di serramenti e facciate continue nel mercato italiano ha raggiunto un valore di circa 4,27 miliardi di euro di cui 2,75 nel settore residenziale e 1,52 in quello non residenziale. Dal 2012 in poi si osserva una relativa stabilizzazione del fatturato per entrambi i segmenti di mercato e nel 2016 si riscontra una lieve ripresa del fatturato nel mercato residenziale che dovrebbe proseguire nel 2017. Si segnala comunque che quasi l’80% dei pezzi venduti è destinato al rinnovo. I serramenti venduti per le nuove costruzioni hanno subito una forte contrazione dal 2008 al 2015, per riprendere lievemente nel 2016.
Dal 2008 al 2017 si assiste ad un cambiamento graduale delle quote di mercato (in valore) dei tre principali materiali utilizzati per produrre serramenti (alluminio, legno e PVC). I serramenti in materiale plastico sono stati caratterizzati da una significativa crescita passando da una quota di mercato del 16% ad una quota di mercato del 26%. La crescita delle quote di mercato dei serramenti in PVC è stata favorita anche dal prezzo medio di vendita più basso, soprattutto se comparato con il prezzo dei serramenti in altri materiali a parità di prestazioni termiche richieste per accedere ai benefici fiscali.
La quota di mercato dei serramenti in alluminio è caratterizzata da un trend lievemente in diminuzione e si attesta al 36%. I serramenti in legno sono stati interessati da una significativa diminuzione della quota di mercato in valore, che è passata dal 45% al 38%, causata principalmente dalla concorrenza dei serramenti in PVC. L’analisi delle quote di mercato in volumi evidenziano la leadership del PVC con una quota 34,2%, seguono i serramenti in alluminio con una quota del 33,1% e quelli in legno con il 32,7% delle vendite.
Gli incentivi fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici hanno contribuito a sostenere in modo significativo la domanda di serramenti generando, nel 2016, vendite cumulate per oltre 1,70 miliardi di Euro. Si stima che circa il 70% delle vendite di serramenti in PVC è realizzato con il contributo degli incentivi fiscali, per un valore di circa 670 milioni di Euro di vendite.
L’impatto degli incentivi fiscali sul mercato dei serramenti in alluminio è cresciuto costantemente dalla loro introduzione ed oggi rappresenta il 44% della domanda totale di serramenti in alluminio per un controvalore di circa 600 Milioni di Euro.